Abbiamo bisogno di date, di appuntamenti, di momenti di passaggio che siano segnati e scanditi dal tempo, di giorni condivisi. Eccone uno, l’ultimo giorno dell’anno, un tempo da condividere con molti, che possa segnare un cambiamento o la speranza di un cambiamento, un voltare pagina comunque, accompagnato dall’augurio di giorni più felici. Siamo esseri umani, abbiamo bisogno di tutto questo.
Abbiamo bisogno di buttare via del vecchio e di creare del nuovo, dobbiamo e vogliamo essere creativi. Chiediamoci allora in questa notte che cosa portarci nel nuovo anno e che cosa lasciar invece andare definitivamente nel vecchio, una paura, un dubbio, un dolore, un sogno che non ci appartiene più, un rimpianto, oppure anche una gioia.
Cosa augurarci per il nuovo anno allora?
…che sia un anno libero.
Libero da quelle gabbie mentali e razionali dentro le quali spesso ci invischiamo. Libero dai condizionamenti sociali, del più bello e del più vincente, del più intelligente e del più simpatico, del più ricco.
Libero dai giochi di potere, piccoli o grandi che siano, soprattutto da quelli subdoli e nascosti che si creano nelle relazioni, in cui ricatti affettivi e minacce sottili hanno la meglio.
Libero dalle paure, quelle nascoste che si celano dietro la parvenza di concretezza e senso di realtà, ma che altro non sono che freni razionali allo spiccare il volo.
Libero da quelle paure di dire il proprio sentire, la propria sofferenza all’altro, o ancora di più la propria gioia al mondo.
Libero dalle catene dei ricatti affettivi che suonano: se tu mi amassi…se tu mi volessi bene…ma se fai così…allora non mi ami, … con tutto quello che ho fatto per te…libero dai vittimismi.
Libero dai silenzi, quelli colmi di rabbia e di frustrazione.
…che sia un nuovo anno in cui avremo il coraggio di stare in piedi, dritti, sicuri e fieri del nostro essere al mondo, felici delle giornate e liberi di sorridere ad ogni alba e ad ogni tramonto.
Buon anno nuovo!
dott.ssa Roberta Bailo