Chi si accontenta muore

Non ti accontentare…

“Chi si accontenta gode” è un detto comune che da tempo ho convertito in “chi si accontenta muore”.
Mi ha sempre fatto sentire in colpa, ogni volta in cui sentivo che la mia realtà mi stava stretta e non ero contenta. Mi sentivo un’ingrata verso gli altri e verso la vita.

Poi, piano piano ho compreso. Che altro è la gratitudine e altro è sentirsi sempre in colpa di desiderare.

Quale falsa credenza avevo ereditato sulla vita?

Che nella vita bisogna accettare di soffrire e non si può desiderare troppo.

Bisogna sapersi accontentare. Anche qui un fraintendimento che incastra.

Come se fosse un peccato desiderare, come se non potessimo aspirare ad andare oltre e veder realizzati nostri desideri, sogni e bisogni. Anche se di primo acchitto avrei risposto “ma figurati”, in realtà questa convinzione lavorava denro di me ugualmente…

Chi si accontenta si spegne. Muore dentro, nell’anima, lentamente spegne quella scintilla, quella che ti fa brillare gli occhi, che ti muove nelle giornate, sorridere dentro.

Non ti accontentare di una giornata lasciata correre, se non è stato per scelta.

Non ti accontentare delle ore trascorse così nella pesantezza, di chi ha deciso di rinunciare.

Non solo a sognare ma soprattutto a far sì che sogni e desideri diventino realtà concreta.

Non ti accontentare di una vita spenta, dove tu non senti di gioire e di portare il tuo entusiasmo nel mondo.

Che cosa ti farebbe accendere?

Che cosa hai deciso di mettere via, perché credi che il mondo non lo potrebbe accogliere?
Quale idea ti sei fatta di come debba ormai andare la tua vita?

È quell’ormai che stona e diventa un inciampo, da togliere.
Mi devo rassegnare… io…

Di quante frasi come questa è fatta la tua giornata?
Con queste frasi stai collaborando a scrivere proprio la tua vita, quella che segue il copione del “mi devo accontentare”.
E se provassi a toglierle? Quanta aria ti permetteresti così di lasciar entrare dentro di te?

È un non accontentarsi fatto di piccoli accorgimenti. Uno spostamento di sguardo ed un’apertura interiore che si crea nel momento in cui inizi ad ascoltare anche un’altra voce, quella del tuo desiderio.

Un abbraccio

Roberta

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per riaccendere quella scintilla e per iniziare a non accontentarti più…

Io oggi ti suggerisco “Radici per volare”.

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