Guerriere della fragilità

La fragilità fa parte della vita, lo so, lo sai.

Siamo come foglie che possono scivolare a terra da un momento all’altro, siamo umane, vulnerabili, bisognose di cure e di amore.

E in questa nostra vulnerabilità risiede la nostra più grande forza.

Solo che ce lo dimentichiamo.

Alziamo corazze di indistruttibilità, di forza suprema, come se potessimo affrontare tutto e tutti. Come se più di tanto il dolore non potesse abbatterci.

Guerriere che a spada tratta, spalle erette e passo deciso non temono nulla e dalle tempeste si rialzano, anzi ci camminano dentro.

Chi ci rimette? Noi.

Che non ci diamo il permesso di dire non riesco più, non so come fare, basta. Mi arrendo. Non comprendo, non lo so, sono stanca. Amami e basta. Io mi fermo.

Sei noiosa, non puoi farti vedere debole, non capiranno, ti giudicheranno, diranno che sei incapace, che sei una lagna…

Talmente abituate ad alzarci con il piede destro del nostro maschile che non ci concediamo il permesso di chiedere aiuto. Pronte a controllare tutto e tutti, spesso per non ricevere, per non lasciar vedere che non sappiamo, che abbiamo paura, che vorremmo soltanto essere amate e viste e riconosciute per chi siamo, nella nostra umanità.

Guerriere della fragilità dovremmo essere. Madri della forza del silenzio, della resa, della nudità.

Paladine del non so, ma vivo lo stesso, per come sono, posso, sento.

Quanta leggerezza nella resa!

Quanti pesi cadono dalle spalle, quanti dolori alla schiena si sciolgono, quanti occhi si ammorbidiscono… il viso ammorbidisce e risplende.

E quale sguardo nuovo a partire dalla fragilità si può aprire!!! Vedrai il mondo e l’altro con occhi diversi, quelli dell’anima che sa e che tutto comprende. Tutto sarà chiaro, all’impreovviso. Sarà come una folgorazione e una sorpresa.

 

Un abbraccio
Roberta

 

 

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