Questo percorso, mi ha subito incuriosito per le caratteristiche che presentava: un percorso breve e leggero da completare in 2 settimane attraverso strumenti e mezzi diversi.
Nella scelta infatti, sono state determinanti le modalità con le quali si sarebbe svolto: un accompagnamento individuale individuale iniziale e finale, accompagnate nel mezzo da registrazioni audio e video, da ascoltare e vedere in autonomia, secondo i propri tempi, impegni e necessità. Ho trovato queste ultime modalità molto pratiche e altrettanto coinvolgenti ed efficaci.
Tutti gli audio sono stati importanti, ma quello che mi ha colpito di più, personalmente, è stato il 4° – “Tornare a casa”, forse il più lungo come minutaggio e il più significativo, nel pieno del contatto. Mi sono sempre chiesta quale aspetto potesse avere la donna selvaggia, la mia, quale la sua voce, il suo profumo o vestito addirittura, e grazie a questo percorso l’ho finalmente scoperto.
L’ho iniziato con l’intento di continuare a coltivare e nutrire le recenti nuove consapevolezze e l’ho concluso, sentendomi rinvigorita, più radicata, centrata e sicura di quando l’avevo iniziato.
Mi sento sinceramente di consigliarlo per la sua efficacia, leggerezza e potenza, perchè smuove, nutre e integra. E’ un emozionante viaggio verso te stessa che non puoi perderti.
Angela Cagol
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Mi sono convinta in fretta ad acquistare il percorso, ed è stato più un richiamo che ho sentito, che una scelta calcolata.
L’audio “Alleanza” insieme al video “Radici”, sono stati fortissimi per me.
Se penso alla “cosa” che più mi ha aiutato nel percorso, per me è stato il tuo modo di fare; invitare, anziché darci compiti, il fatto che nulla era “da fare” ma lasciar che accada, e solo essere e sentire, la leggerezza del non sentirmi obbligata, o in colpa se a volte nel percorso, non mi sentivo all’altezza. E questo l’ho sentito e sperimentato grazie al tuo meraviglioso, leggero e libero modo di fare.
Sono entrata nel percorso con tanta curiosità, voglia di capire più me stessa, di scoprire, di migliorare il rapporto con me stessa (molto self centered). All’inizio, la mia parola era “Armonia” e così e rimasta, solo che durante il percorso, la parola ha presso più significati.
Se sono entrata con il desiderio forte di sperimentare armonia dentro di me, sono uscita dal percorso con strumenti per sperimentarla anche fuori. Con la consapevolezza che io sono armonia, e che quello che è dentro di me si manifesta fuori. Sapevo mentalmente questa cosa però mai ero riuscita sperimentarlo, sentirlo come verità dentro di me. Non so come mettere in parole…
Non credo ci siano cose che non hanno funzionato, credo fortemente che tutto quello che doveva succedere è successo. Non vedo cose che non hanno funzionato, vedo solo cose che mi hanno messo in difficoltà, che mi hanno fatta bloccare ad un certo punto, ma questo alla fine mi ha solo portata a capire meglio me stessa, ciò che era pure il mio intento al inizio percorso, quindi per me ha funzionato tutto, e alla grande! Mi è servito a capire meglio me stessa, avere un miglior rapporto con tutte le mie stagioni.
Lo consiglio in primis perché tu sei fantastica, la tua energia è calda, leggera, saggia. Chi non vorrebbe “bagnarsi”un po’ in un lago di consapevolezza. Lo consiglierei alla donna che si sente confusa, che vuole scoprire di più su se stessa, alla bambina curiosa e felice di scoprire il mondo, intrappolata dentro una donna insicura e impaurita.
Al primo incontro la mia donna selvaggia era una principessa guerriera tipo Xena, ma poi mentre ballava sfoggiando la sua spada, si è trasformata in una elfa, vestito multicolore a volte bianco, capelli lunghi bianchi, orecchie a punta, di una eleganza, sembrava levitare mente cambiava, saggia, calma, decisa. Poi, nei diversi incontri sebbene fisicamente rimaneva uguale, ha continuato trasformarsi. Qundi così è stato il mio viaggio; trasformate.
Credo che i momenti più importanti siano stati quelli di integrazione. L’ultimo audio,
poi i momenti di frustrazione, dolore, sia fisico che psichico, sono stati altrettanto importanti, perché li so che sono avvenute delle trasformazioni a livello profondo e questo è importante.
Ana Maria Mihai
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Ho incontrato per caso questo percorso in un momento in cui mi stavo interessando a questo tema e alla storia delle donne, soprattutto leggendo libri. Mi ha incuriosito e ho deciso di approfondire, per sperimentare qualcosa di concreto e avvicinarmi così ad un sentire più profondo.
Negli audio le parole di Roberta mi hanno accompagnata con la loro poesia in un viaggio in cui ho potuto contattare e sperimentare alcune parti di me, ho ricostruito la mia storia e mi sono sentita libera di essere ciò che sono senza giudizi.
Per me è stato importante sentire appunto la libertà di essere e fare, non essere e non fare, la libertà di lasciare avvenire con semplicità ciò che deve essere senza nessun condizionamento.
È un percorso che permette di fermarsi su alcuni aspetti e con gentilezza avvicinarsi alla propria verità. Sicuramente per me questa esperienza è stata positiva, mi ha permesso di acquistare una maggiore chiarezza, di accostarmi con altri strumenti e continuare un percorso di scoperta, che penso debba durare tutta la vita.
Patrizia Poli
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Avevo già il libro Potente come un canto . Da quando ho iniziato a leggerlo ho sentito che mi parlava, che poneva domande e parlava un linguaggio che conoscevo. Mi spaventava e mi attraeva. Quando ho visto la presentazione del corso non ho avuto dubbi… il timore che fosse troppo audace per le mie paure sì, ma volevo farlo! È stato bello incontrarla on line e riconoscere la sua voce nelle parole che avevo letto. La cosa più bella è stata essere accompagnata con audio e video e sapere che Roberta mi seguiva come …un capo branco. Ho partecipato come ho potuto, ho aperto la porta su una parte di me che adesso so che c’è… anche se ancora la osservo a distanza, MA SO CHE C’È . Sono grata alla donna selvaggia , a Robetta che trovando il coraggio di ESSERE, ha aperto un sentiero. Adesso è battuto. Mi prendo un po’ dj tempo, la tengo in memoria, so che posso ritornare ad aprire quella porta.
Marta