Ci sono parole e parole. Parole di potere e parole di creazione di non potere. Parole magiche e parole che creano legami, che sciolgono patti antichi, che definiscono relazioni e realtà.
Possiamo scegliere quali usare e non esserne prede.
In esse un grande alleato. La manifestazione concreta del nostro potere, un aiuto concreto e tangibile di trasformazione interiore.
Ci sono modi differenti di usarle, di pronunciarle. Si possono scegliere quali parole usare e come vanno dette, pronunciate, con quale forza, tono di voce, inclinazione o intenzione.
In parte lo sappiamo, ma un’ecologia delle parole può comprendere molteplici livelli. Ed essere molto utile ed efficace.
Spesso siamo distratte.
Abituate a non dare peso a ciò che diciamo.
Un peso che è fatto di un termine piuttosto che un altro, un colore, un timbro, un’inclinazione della voce. Che ne dà la sfumatura, ironica o profonda, ad esempio.
Ogni parola può celare dentro e dietro di sé un mondo.
Lo sanno bene scrittori e sceneggiatori, quando le usano per creare dal nulla atmosfere e trame.
Lo sappiamo un po’ meno noi, sottovalutiamo spesso il loro potere, di trasformazione.
Possiamo liquidarle con un alzata di spalle, un non fa niente o pazienza, e in questo atteggiamento sottovalutiamo il nostro stesso potere, in automatico. Così facendo creiamo la nostra realtà, la percezione che gli altri acquisiscono di noi, e soprattutto come noi raccontiamo a noi stesse ciò che viviamo e come si evolve la nostra vita.
Ho un destino da perdente, invece di – ho scelto di raccontarmi a me stessa come perdente. Voglio da devo.
Possiamo persino scegliere noi quali parole sposare dell’altro e quali invece lasciar cadere.
Penso a tutto quello che gli altri ci rimandano di noi, alla loro percezione. Dire sei testarda è ben diverso dal dire sei determinata. Dire fai la vittima, da sei una vittima.
Iniziare a porre l’attenzione alle parole con le quali raccontiamo quello che ci accade, o quello che noi stiamo vivendo, è il primo passo per una trasformazione interiore che avrà un impatto differente sulla realtà, sugli altri e sull’andamento delle nostre vite.
Perchè le parole hanno un potere enorme di trasformazione, creano mondi, definiscono ruoli e confini, allontanano o avvicinano, possono evocare e guarire. Simboli di creazione o distruzione, nostre profonde alleate di amore e di alchimie.
Un invito profondo: fatti attenta alle parole che usi per raccontarti, per parlarti, a come ti descrivi normalmente quando meno ci pensi. È il primo passo.
Un abbraccio
Roberta
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Potente come un canto