Ascolta i tuoi capricci…
Ma faccio i capricci, mi sento come la bambina che fa i capricci, me lo rimandano gli altri.
Ogni volta in cui appare all’orizzonte del tuo sentire qualcosa di differente dalla norma stabilita dagli altri di come dovresti essere e vivere, ecco spuntare fuori quell’antico e mai tramontato giudizi: sono capricciosa, non mi va bene nulla, questo è un mio bisogno che non va bene, devov soffocarlo, sono come una bambina viziata…
Già già, conosciamo bene quanto ci boicottiamo e etichettiamo così.
Lo abbiamo imparato bene quando da piccole esternavamo in modo “fuori dalle righe” e fastidioso per gli altri, un nostro disappunto e un nostro volere, con foga ed energia.
Oggi quell’energia se ne è andata nelle pieghe del tempo incasellato e uscirne diventa ancora più impensabile e faticoso.
Così chiudiamo quell’energia potente della vita che vuole vivere in noi, nella casella del capriccio.
Sono ammessi solo i desideri incanalabili nel va bene, lo posso fare, è accettato dagli altri e allora vengo approvata, accettata dall’esterno. Per mia madre sono una brava figlia e una brava madre, per il mio compagno sono comprensibile e gestibile, ecc. ecc.
Così zona comfort e quieto vivere vengono salvaguardati.
Tutto quello che mi fa respirare, tirare fuori la testa a curiosare, quel guizzo di curiosità e bisogno che si sveglia ogni tanto in te, va messo a tacere perché capriccio di un momento, non affidabile e non duraturo.
Certo, finché lo etichetterai così, così sarà…
Come sarebbe se smettessi di giudicarlo in questo modo e iniziassi ad ascoltarlo come un segnale di te che chiama a gran forza?
Per una filosofia di vita del capriccio, dove tanta nuova energia che non si è mai potuta esprimere, finalmente può svelarti un tuo segreto. Lì si nasconde una tua energia sconosciuta, lì, se lasciata vivere, la costanza necessaria per seguire la TUA unica strada, che finora non hai osato percorrere.
Prova: fai questo esperimento. Prendi un capriccio e consideralo non più cosi…
Se ti va, fammi sapere cosa è accaduto.
Un abbraccio
Roberta