[LE STORIE]
Giovanna ha una storia fatta a sinusoide, come dice lei ridendo: ripercorrendo la sua vita di donna di 43 anni si vede come se camminasse da sempre su un percorso fatto di alti e bassi, più bassi però, ultimamente.
Vorrebbe tanto riuscire a mantenere una certa costanza e soprattutto aumentare la sua percezione di “alto”, ma non si sente padrona di sé e delle sue giornate: il suo umore è altalenante, dipende dall’esterno e non riesce a sentirsi sicura nella sua vita.
Ha tanta energia ed entusiasmo, ma al primo ostacolo si butta giù e deprime: una madre ipercritica e un padre assente fanno da sfondo nella sua storia e ancora oggi la abitano.
Giovanna non sa più che cosa fare: si sente smarrita come se avesse davanti a sé un muro e per quanti sforzi faccia, tutto le ritorna indietro, rimbalza.
Ama molto disegnare e le propongo di disegnare questo muro: colpita, inizia subito, si porta a casa il disegno e per giorni continua quello che poi diventa un’opera vera e propria: un murales con la sua storia e i suoi blocchi.
Più lavora e rimane in contatto con il suo muro, più si lascia trasportare dal lavoro, più le arrivano idee e suggerimenti su come modificarlo e piano piano il muro si lascia aprire, un piccolo squarcio, un piccolo buco.
Da quel momento l’aria può entrare e Giovanna inizia a scoprire una nuova possibilità: ora entra nuova energia per poter guardare da un altro punto di vista cosa c’è dall’altra parte del buco…e una speranza fa capolino nel suo mondo… si può iniziare a lavorare ora guardando cosa c’è dall’altra parte del muro, cosa c’è che vuole entrare, una nuova Giovanna!