Le vibrazioni del cuore

Hai a cuore?

Differenti considerazioni, con il cuore.

A volte ci dimentichiamo di avere un cuore, che ci rende vive e non intendo solo a livello fisico, ovviamente. Ferito, ristretto, dimenticato e sofferente, lo cacciamo laggiù, laggiù, alziamo muraglie di apparente protezione, quando invece sono impedimenti ad entrare in contatto con noi stesse e con quello che di bello potrebbe raggiungerci. E non ci facciamo arrivare neanche il respiro.

Ma sappiamo anche che non è poi così facile.

Conosco bene le ferite del cuore e quanto sia a volte impossibile aprirlo per lasciarci entrare.

Si lasciar entrare noi stesse per prime nel mondo del nostro cuore, dove pianto e speranza talvolta sono congelate.
E comunque lasciarlo vibrare…
Perchè il suo compito è quello: battere e ancora battere e ancora e vibrare… ed espandersi e spiccare il volo, poter amare.
Cos’è che fa più male? Non essere amate o non poter amare? Quando cerchiamo l’amore non stiamo forse chiedendo: posso darti chi sono e il mio amore, cioè me stessa? Perchè siamo amore, anche la nostra intelligenza è questo, come i nostri sogni, le nostre passioni, della stessa sostanza son fatte.

Quando soffri è perché ti è stato vietato proprio questo: di amare nelle molteplici manifestazioni in cui amore si dipana.
Nella curiosità, nell’ascolto, nel sogno e nel desiderio, di incontro, vicinanza.

Lo sai che il cuore emette delle vibrazioni?

E che genera il campo elettromagnetico più esteso del corpo?

Vibrazione… oscillazione… movimento…

Il cuore deve poter amare, altrimenti si ammala…

Cuore deriva latino COR, CORDIS, con la radice indoeuropea SKAR, SKARD con il senso di vibrare, balzellare. Alti termini ravvisano la stessa origine, nel sanscrito KURDATI, giocare, nel greco SKAIRO, saltare.

Cuore giocondo.
Deve poter giocare e giocarsi.

E dall’altra parte l’Amore, dove ovunque si parla di amore…

Spesso io sono stufa, non posso farci nulla.

Sento una vibrazione a livello della pancia, che mi fa scappare.

Davanti a quell’amore da cartolina, da buonismo, da frasi fatte che non tengono conto della realtà.

La realtà delle ferite del cuore, dei rifiuti, della verità delle relazioni quotidiane, delle storie finite, degli amori non corrisposti e della ricerca incessante che il cuore umano fa per amare ed essere amato.

Se ti ami il resto arriverà.

Così dicono.

Se segui il cuore tutto sarà chiaro.

E che fine fa la complessità dell’animo umano, i dubbi, la fatica, lo smarrimento?

Che fine fa l’altro che non ci vuole o che è da un’altra parte?

Il cuore nasce libero ma poi viene incatenato, così è. E così è anche che non possiamo comunque smettere di amare e di cercare.

Incatenato dai pensieri, dai rifiuti, dalle paure, dalla vita per come va o è andata.

Una vita intera per aprirsi all’amore, e forse non ne basta neppure una.

Questa la realtà non solo questa volta solo del femminile: siamo tutti nella stessa onda, al femminile con certe vibrazioni, e al maschile con altre, ma sempre lì.

Certo, senza il cuore tutto è grigio e incolore.

Un progetto, una giornata, un incontro, un dipinto, una relazione.

Facci caso: come diventa la giornata quando ci metti il cuore.

Bene, questo cuore selvaggio.

Cuore libero di metterci il cuore, la propria vibrazione.

E più ce la metti e più le cose si aprono e pure lui il cuore si apre.

Un muscolo, che va usato e usato.

Che si apre e chiude, in un ritmo.

Cuore selvaggio, come cuore potente, libero, leggero e amante

cuore amante, che ama e quindi vibra

un cuore che sa e conosce le profondità dell’anima umana

un cuore che nonostante tutto non può smettere di amare.

Nato per questo, nonostante le ferite, i muri costruiti, non può veramente mai smettere di vibrare e di espandere le sue vibrazioni e la sua ricerca.

Non possiamo non lasciargli compiere il suo compito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *