Ricominciare dopo le vacanze, sì, ma che cosa?

Ansia da vacanza/ ansia da rientro…

Sono rientrata dalle vacanze. Sono andata in vacanza.

L’autunno sta arrivando. E in un certo senso l’inizio dell’anno. Forse questo è il vero capodanno.

Un cambiamento attende il corpo, i ritmi, le riprese, si ricomincia.

Che cosa? Che cosa stai per ricominciare?
Sei la stessa che sei partita?

La solita routine? Il solito mi alzo al mattino, porto i figli a scuola, vado a lavorare, preparo pranzo cena, pulisco, lavoro, lavo, mi stresso. Devo fare tutto, entro quella data, e non posso tirare più il fiato fino alla prossima vacanza… devo, devo, voglio, è necessario che…

I ritmi della tua vita chi li decide?

Gli orari, le pause ( se ne fai), gli obiettivi, i desideri…

Quando lavoravo con orari fissi, dal lunedì al sabato, aspettavo la domenica come la salvezza e le ferie anche. Lì potevo veramente vivermi me stessa e andare in quei luoghi che dicevano chi ero e come avrei voluto vivere, senza dover fingere di essere un’altra, perfetta, efficiente, produttiva, ecc. E la cappa del rientro al lavoro mi attendeva puntuale ogni fine vacanza.
Ricordo ancora quella sensazione di costrizione e il delegare ad altri il potere di potermi sentire libera e di poter respirare. Non metterò mai abbastanza l’accento su quanto noi non respiriamo nelle nostre vite e quanto ci autoconstringiamo dentro a doveri e schemi di come dobbiamo vivere.

Quanto sposiamo dei copioni, il più delle volte ignare, che ci stringono e costringono secondo aspettative altrui, che talvolta ci vengono dette esplicitamente e talatra siamo noi che ce le siamo confezionate addosso, immaginando che avremmo dovuto fare ed essere così.
Pensando che solo così potremo vivere. E… puoi continuare tu come senti.

Ricominciare allora, o forse un nuovo inizio, un cambiamento, un’occasione di svolta, di capovolgimento.

Perché si può scrivere una nuova storia, in qualsiasi momento.

Che cosa è stata per te la vacanza? O se ci devi ancora andare, come la vuoi vivere?

Sei andata veramente in vacanza poi?

Che cosa ti sei data il permesso di vivere?
Hai goduto?

Per vincere l’ansia da rientro alcune suggestioni ( che sto mettendo in pratica anch’io).

– Ascolta i tuoi bisogni, (quelli del corpo soprattutto), non ti forzare.

– Prenditi del tempo per te stessa, come se fossi ancora in vacanza. Come sarebbe portare alcuni ingredienti che hai potuto sperimentare in vacanza e portarli nel quotidiano?

– Chiediti se è un rientrare nel vecchio o se puoi invece non ricominciare come prima di. Ma far sì che possa esserci un continuum con la vacanza conclusa. Te la sei gustata?

– Rivedi le vacanze che hai vissuto e scegli tre aspetti che sono stati per te una sorpresa. Osservali e segnali, rivivi le sensazioni.

– Che cosa hai compreso di nuovo di te? Quale energia? Come puoi portare questa nuova consapevolezza?

Io, ad esempio, ho scelto di prendermi qualche giorno di leggero stacco, rimettendo cose e sensazioni a posto con calma e lentezza, senza farmi prendere da – devo rimettere tutto a posto subito, perché devo riprendere a lavorare in fretta.

No, ho messo casa all’aria e sto ripulendo fogli, carte, appunti, libri. Perché lo sento come un nuovo inizio. Ho staccato fisicamente, cambiato luogo per molti giorni e ora al rientro la casa ha un’aria nuova.

Io ho un’aria nuova, una nuova energia ed è come se quella che ero prima di partire non ci fosse più. L’ho lasciata andare al tempo di prima, mi soo portata con me quello che ritenevo essere l’essenziale, e ora sto incontrando una nuova me, una nuova energia in questo settembre.

E tu?

Quale potrebbe essere la parola chiave da consegnare a questo nuovo inizio? Una parola-intento che vivrai per i prossimi mesi e che potrà permeare le tue giornate, una parola che prenda l’energia delle vacanze e possa far diventare vacanza anche la tua vita oggi?

Prendi la vacanza e portala dentro. Prendi la te-che-vive-in-vacanza e falla diventare te-che-vive.

Diventa la te stessa in vacanza. Che sceglie di fermare il tempo del dovere e si include e decide il suo tempo, riprende il potere che ha ceduto al lavoro e si sceglie, sceglie i suoi minuti, di colorarli di se stessa. Si ascolta e ascoltando il proprio corpo e i suoi ritmi non si costringe-a, ma asseconda le energie e i desideri. Non si fa vivere, ma vive. Gode e riempie. Respira secondo il ritmo del suo cuore, connessa con chi è, le sue emozioni, i suoi desideri, le fasi del suo corpo e della sua energia. Rispetta la propria ciclicità e non si giudica. Ma si rispetta.

Come in vacanza. Osserva, ascolta, ride, gode, esplora, lascia andare controllo e VIVE.

Buon settembre!
Un abbraccio

Roberta

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