Quanto potere dai agli altri su di te?
Uno dei problemi del potere personale è lì, si invischia e attorciglia tutto lì.
Nella relazione con l’altro, in quei confini labili e ballerini che spesso non riusciamo a tenere fermi e sicuri.
E’ tutta colpa tua, sei tu che hai rovinato tutto, tu così non vai bene, hai sbagliato, sei sbagliata, dovresti essere più, meno…
Sono le invasioni, le attribuzioni di colpe, i giudizi e le valutazioni che varcano il nostro confine a minare il nostro potere personale.
Quando ti permetto di dirmi chi sono, chi dovrei essere, come dovrei vivere mi sto togliendo un pezzo del mio potere e lo sto consegnando a te.
Quando ciò accade in nome dell’amore è la mistificazione più grande che possiamo compiere e subire.
Essere in relazione è ben altro. Non è una pioggia di colpe, giudizi e punizioni, di minacce di sottrazione di quell’amore.
L’amore non viaggia sul binario del “a patto che”. L’impegno nella relazione è un’altra storia, sul versante della comunicazione libera e del rispetto, distante dalla manipolazione e dalla minaccia.
L’amore non autorizza a spargere visioni e valutazioni su come e quando e perché essere e fare.
La maggior parte dei fallimenti nelle relazioni di ogni tipo hanno radici negli sconfinamenti e nelle confusioni dei ruoli.
La sottrazione del nostro potere personale si nutre di tali confondimenti, confusioni di ruoli nel materno e nel paterno, nel diventare guru per la vita dell’altro, nel farlo sentire inadeguato nella vana illusione di sentirsi così “salvi”.
Finchè abiteranno giudizio, colpa e analisi che suonano “tu hai detto, tu hai fatto” non potranno esistere relazioni sane portatrici di Vita e di Gioia. Ma soltanto carceri mortificanti, prosciugatrici di energia. Ci vuole coraggio per alzarsi al di sopra di rapporti manipolatori e confusivi. Mettere sane lunghe distanze per riprendersi il proprio legittimo potere a partire da un sano esame di realtà. Che ha parole di responsabilità, di accettazione e di cura.
Riprendersi il proprio potere personale per ricominciare, da qualsiasi posto tu sia, passa anche da qui. Dalla distanza coraggiosa.
Un abbraccio
Roberta