Sei sempre la solita…

Quante volte ti sei detta questa frase? O quante volte ti è stata detta?

Quando le cose non vanno come dovrebbero. Quando ti ritrovi davanti agli stessi problemi nonostante gli sforzi per migliorare e far sì che la tua vita vada diversamente da come è andata fino ad ora. Perchè ci stai provando a far sì che le cose scorrano diversamente… perchè vuoi cercare di essere finalmente felice.

E invece… Sei sempre la solita, ti ritrovi sempre allo stesso punto, fai sempre gli stessi errori.

Provi, cerchi, ti impegni e poi, ti ritrovi con un pugno di mosche, ti ritrovi sola, delusa, affaticata, spaventata e non capisci più che cosa dovresti fare di meglio, dove hai sbagliato, vedi? Avresti dovuto fare così, come ti dicono da sempre…

Ci portiamo dietro frasi che risuonano proprio così, dove il giudizio pesa ed è faticoso lasciar andare questa frase.

Quanto pesa?

Da dove arriva?

Chi ti dice questa frase?

“Sei sempre la solita” suona come un destino, nei confronti del quale non abbiamo molte possibilità di margine. È come una condanna, una storia scritta e già scritta.

Che ci condanna a darci da fare, ma sempre lì dentro. È come se ti dimenassi senza riuscire ad uscirne.

Sei sempre la solita scema a credere, a fidarti delle parole degli altri, a darti così tanto da fare, a sognare, a illuderti… hai visto intanto le cose non cambiano, le persone non cambiano…

Puoi stare invece da un’altra parte invece, se scegli di muoverti e di lasciar andare…
A che cosa ti serve rimanere attaccata a questa frase?

Che cosa accadrebbe se lasciassi andare questo copione?

E se trasformassi questa frase da: sono sempre la solita… in scelgo il mio essere la solita…
Chi c’è dentro quella “solita” che sei? Che cosa racconta di te?

Un abbraccio
Roberta

 

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