Togli la corona al virus. Una meditazione per riprenderti il tuo potere.

Ho riflettuto se scrivere ancora degli articoli su questo tema o meno, e credo che questo sarà il mio ultimo articolo che dedico al virus. Credo che anche smettere di scriverne, sia il primo modo per riprendersi la propria corona. Anche se il bisogno che avverto è grande.

Questo comunque è il senso e lo scopo che voglio dare a questo esercizio che ti propongo oggi.

Parlare troppo di qualcosa aumenta il suo potere su di noi e le nostre vite.
Smetti di alimentare il lupo” ha questo senso.

E si può applicare a tutto nelle nostre vite. Alle paure di ogni tipo, ai virus che minano il nostro benessere, come le nostre paure e sensazioni di incapacità, solitudini, mancanze e fragilità.

Più parliamo di qualcosa più la ingigantiamo e le diamo potere su di noi e questa cresce e cresce ancora. Più ne scriviamo, più la immaginiamo e ne parliamo e ne ascoltiamo e viviamo da essa condizionati, più questa cresce, il fantasma aumenta di potere e ci fagocita.

Questo del resto fa l’informazione. Anche quella che tenta di sdrammatizzare, in fondo.
Anche se sento che questo momento che stiamo vivendo è un momento particolare e delicato. In cui il rischio di perdere il contatto con la relatà e con il proprio sano potere è messo alla prova. La chiusura anomala di Scuole e altri luoghi che fanno parte del nostro vvere quotidiano e che scandiscono i nostri ritmi, ci può destabilizzare e disorientare.

Quanto questa situazione anomala sta condizionando la tua vita?

Quanto le stai permettendo di condizionarti?

Quanto sta diventando il centro, con tanto di corona e scettro? O l’arma che senti tu…

Lo stai vivendo come una lotta, come una sconfitta, come una prova, come un flagello, il segno di una catastrofe?

Che simbolo è per te?
Rendersi conto di quale simbolo sta rappresentando oggi nelle nostre singole vite, può già essere un ottimo punto di partenza per arginarlo e prenderne le distanze.

Al di là di tutte le considerazioni sociologiche, simboliche e catastrofiche, il mio sguardo di oggi vuole essere di ulteriore contributo da (wild) coach per te.

Per togliere potere a questo simbolo e realtà che, volenti o nolenti, ci sta condizionando la vita di questi giorni.

Quindi: forza! Attiviamo le nostre risorse interiori e la nostra capacità di resilienza, punto di forza del nostro femminile e mettiamo in atto tutto il potere che abbiamo.

Quello che ti propongo oggi è un altro esercizio di wild coaching (gestaltico) che uso spesso e che ha un grande potere.

Qui te ne regalo una breve sintesi. So che le visualizzazioni scritte hanno un impatto differente, ma è l’unico modo, al momento.
Puoi leggerla comunque qualche volta e poi eseguirla.
Cogli il senso, non è fondamentale farla esattamente uguale. Fidati del tuo sentire e del tuo bisogno.

E falla più volte che puoi! Non nuoce alla salute…

❣️ Riprenditi la corona.

Trova un momento tranquillo, possibilmente senza essere disturbata e in un luogo appartato, dove tu ti senta “a casa”. Chiudi gli occhi, seduta rilassata, inizia a sentire l’aria che entra in te e che esce, non forzare nulla, ma ascolta il tuo respiro. Senti l’aria che entra e che esce. Manda in tutto il tuo corpo questa aria pura e buona, sì da rilassare quelle parti che senti tese.
L’aria entra e l’aria esce. Prenditi tutto il tempo necessario.

Adesso, immagina di essere nel luogo che più tu ami. Sei nel tuo luogo di potere. Guardane bene i dettagli. Ascolta i suoni gli odori la luce le sensazioni che ti arrivano. Lasciati nutrire da loro. È un luogo buono per te, dove sei protetta e al sicuro.
In questo luogo ti giunge una parola, è la tua parola del cuore e dell’anima, quella che dice chi sei. Tienila ferma.
Uscendo dal tuo luogo di potere e portandoti con te la tua parola di potere, ti trovi davanti a questo virus e al simbolo che per te rappresenta. Vedi che immagine è. Guardalo da distante, senti da quale distanza ti senti protetta e al sicuro, disegna con la mente intorno a te un cerchio di protezione. Lì dentro lui/lei non può entrare.
Puoi dirgli qualcosa. Una parola che lo tenga lontano e che lo lasci andare.
Tu sei centrata all’interno del tuo cerchio, forte del tuo luogo di potere e hai la tua parola in te. Senti le radici che sprofondano grandi nella terra. Lui non può avvicinarsi e raggiungerti.
Una volta che gli hai detto la tua parola, voltagli le spalle e continua a camminare per la tua strada.
Senti l’aria che entra e che esce, l’aria che entra e che esce, ascolta il ritmo del tuo respiro. Guarda davanti a te. E continua il tuo cammino.

Un grande abbraccio
Roberta

 

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