Chi sono

Ciao,
sono Roberta

Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante
F.Nietzsche

Ciao, sono Robertaa

Ciao, sono Roberta

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1970
Scelgo di incarnarmi
Nasco di 7 mesi Rimango in incubatrice per un mese e mezzo Evento che ha segnato profondamente la mia vita e la mia evoluzione
1970
1990
Non voglio seguire le orme di mia madre
Mi iscrivo a Giurisprudenza, mi faccio venire un esaurimento nervoso pur di non continuare. Finalmente sceglo Filosofia (anche se oggi so che avrei dovuto scegliere Psicologia). Ma non mi lasciano spiccare il volo: a Genova la facoltà non c'è. Mi laureo in tempi brevissimi: la mia anima ricercatrice ha fame di conoscenza e di risposte
1990
1995
I concorsi sono tutti pilotati
Il primo vero contatto con la realtà: al quinto concorso per vincere un dottorato, scopri che una chiamata la sera prima da qualche barone aveva già deciso tutto. Non mollo e dopo 4 anni di concorsi vinco il Dottorato in Bioetica.
1995
2000
Vado a vivere da sola!
Muore mio padre, dopo una lunga malattia di tre anni. A 30 anni vado finalmente a vivere da sola.
2000
2009
Nasce mio figlio
Giacomo
2009
2004
Master in counseling
Scopro la mia strada dove posso unire sete
2004

“Lascia che la tua strana luce splenda, così che gli altri strani sapranno dove trovarti”

Ciao! sono Roberta e sono un wild coach.

Sono laureata in Filosofia, ho un Dottorato di ricerca in Bioetica e due master in counseling e coaching gestaltico. (Se vuoi approfondire la mia storia formativa clicca qua).

Sono un coach, ti aiuto a raggiungere quello che è importante per te, grazie alla mia professionalità e alla mia energia.

Da sempre ero in ricerca di una professione che mi permettesse di esprimere me stessa fino in fondo, i miei talenti e le mie capacità e che corrispondesse a chi sono nella mia essenza e in autenticità.

Ho percorso altre strade, alcune anche sofferte, in cui non ero me stessa, ma tentavo di omologarmi, ma oggi ormai posso dire di essere giunta ad un punto importante.

Fare il coach mi permette di esprimere alcuni dei miei valori e talenti che so di avere. Esprimo un aspetto della mia anima, di chi sono nella mia natura e nella mia energia. Non solo la posso esprimere, ma sviluppare e potenziare continuamente.

Ho integrato così il mio essere ribelle, controdipendente, outsider e in continua ricerca, il mio essere wild insomma, con le tecniche del coaching, una figura professionale di aiuto che mi permette di aiutare le persone nel modo migliore possibile, a vivere meglio, in autenticità e libertà.

Ecco perchè ho scelto di aiutare altre donne a raggiungere una qualità della vita migliore, soprattutto potenziando se stesse, scoprendo il loro potere personale e non accontentandosi di una vita in cui adagiarsi. Perchè so che cosa significa e so che è possibile.

Ho vissuto personalmente quanto condizionamenti sociali, educativi, parentali, e generazionali possano bloccare la vita che è in noi. So quanta sofferenza si debba ingoiare e quanto tutto questo possa spegnerci.

So quanto relazioni vissute su livelli (di potere) sbilanciati, anche quella con noi stesse, possano essere gabbie mortifere.

Credo profondamente che emozioni, sentimenti e sogni abbiano diritto di cittadinanza nelle nostre vite, che si possa scegliere, senza giudizio o sensi di colpa, e darsi il permesso di vivere per chi si è, e di essere felici.

Non ho scelto un coaching qualsiasi, ma il coaching gestaltico. E l’ho poi colorato della mia energia wild.

Mi sono innamorata della Gestalt e ho potuto fare esperienza del fatto che il coaching gestaltico mi fornisce quegli strumenti speciali e utilissimi per aiutare le persone a risvegliare la vita che è in loro, “perchè chi si accontenta muore“…

Conobbi la Gestalt, (quella grande corrente della psicologia umanistica, nata negli anni ’30) più di 15 anni fa, e da allora non l’ho più abbandonata: mi ha fornito quello sfondo conoscitivo, e mi ha dato quegli strumenti, che mi permettono di usare al meglio le mie capacità. 

Non è semplice definire in poche righe che cosa sia.

Alcune delle certezze che mi ha trasmesso: la consapevolezza che tutti possiamo esprimere chi siamo nelle nostre vite, che spesso teniamo sullo sfondo i nostri talenti e le nostre perle, che possiamo brillare, siamo più di quello che vediamo, (il tutto è più della somma delle parti) e che nel momento presente (il famoso qui ed ora) c’è già tutto.

Possiamo liberarci da antichi pesi, possiamo sanare e non essere più legate ad antichi copioni da crocerossina, vittima e da perdente. Possiamo sganciarci da relazioni di vittima e carnefice.

La Gestalt è emozionale e simbolica. Emozioni e simboli sono chiavi possibili per sciogliere e per espandere. Potenti strumenti di crescita personale.


PUOI APPROFONDIRE LA MIA FORMAZIONE

I MIEI VALORI

I valori si scoprono nel corso dell’esistenza, in seguito alle scelte, spesso a posteriori.

Tutti noi abbiamo dei valori dentro di noi e questi possono mutare nel tempo come priorità, a seconda delle situazioni che nella vita portano in figura uno piuttosto che un altro.

Essi abitano dentro di noi, dicono chi siamo e ci definiscono, oltre a orientarci nelle scelte e nella direzione che diamo al nostro futuro e alle persone che siamo e che vogliamo diventare.

I valori possono essere una guida e uno dei modi per definire chi siamo.

Ci possiamo definire anche a partire da quelli.

Ecco perché nel mio raccontarti chi sono, ho voluto inserire anche loro.

Non ti farò qui l’elenco di ciò in cui credo, penso possa essere utile invece un semplice accenno a quelli che sono i principali valori che mi guidano nelle relazioni con le clienti che lavorano con me.

  • Onestà morale e intellettuale: non cerco di essere chi non sono. Quello che scrivo, dico e faccio è il più possibile coerente con chi sono. Non cercherò mai di farti vedere una me falsata. Ma chi sono, che cosa penso, con umiltà, senza la pretesa di avere verità in tasca o di voler imporre la mia visione del mondo.
  • Trasparenza nella relazione: odio le manipolazioni.
  • Rispetto della libertà di scelta: cerco con cura di non invadere e di non farmi invadere. Rispetto la libertà degli altri. Come chiedo che venga rispettata la mia.
  • Non giudizio. È una delle gabbie più mortifere che conosca. So che è impossibile non giudicare, ma proprio perché so quanto il giudizio possa uccidere e pesare, cerco il più possibile di sospenderlo per incontrare l’altro nella sua realtà per come è.
  • Senso del sacro: questo è l’ultimo, ma in realtà dovrebbe essere il primo, nella mia lista di valori, se dovessi farla. Sento un rispetto profondo per l’anima. Ho il senso profondo di ciò che non si tocca, perchè intimo, sacro e profondo. Discende da questo l’attenzione e la cura a non ferire l’altro

E ora, qualcosa in più su di me...

Amo la natura, soprattutto gli alberi con i quali spesso parlo e che ascolto, abbracciandoli. La natura per me è il mio luogo di potere, lì mi ricarico e nutro, entro in contatto con l’energia del luogo e mi connetto.

Amo tutti gli elementi, come lo scroscio del mare, il rumore pioggia quando cade, adoro la luce del crepuscolo e i tramonti.

Amo leggere, tantissimo, ogni libro che ho letto mi ha chiamata ed è diventato parte di me e della mia vita, come una persona reale.
Tantissimi i libri che mi abitano, come Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estes; Il codice dell’anima di J.Hillman; tutti i romanzi di C. Potok; Tenera è la notte di F.S.Fitzgerald e i romanzi di D.Grossman. Potrei andare avanti ancora per molto, molto. 

Uno dei miei sogni è viaggiare, per conoscere e sentire l’energia di luoghi e persone completamente diverse da me, e in particolare sogno un viaggio in Irlanda. Mi sento profondamente connessa a quel paese e so che prima o poi ci andrò.

Amo la musica, soprattutto la musica nera, il soul, i gospel, la musica yiddish, irlandese, le percussioni tutte, il suono del tamburo sciamano sopra tutti.

Amo il silenzio, giocare come scemi e ridere tanto da perdere il controllo. 
Amo l’ironia e il senso dell’umorismo. 

Non amo chi è prepotente e invadente. Chi non lascia parlare le altre persone e chi ti dice che cosa devi o non devi fare. 

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