Il femminile ha bisogno di disobbedire un po’ di più, per forza.
C’è un’obbedienza atavica, di uniformazione, a mettersi da parte, a non ascoltare certe emozioni e sentire, a nascondere certi no di pancia, a credere che come ci hanno detto sia ciò che è giusto e sbagliato per noi, anche quando siamo ormai grandi, come se ci fosse un filo di obbedienza da tagliare, prima o poi.
Per diventare Donne, per diventare Libere, per diventare Noi stesse e appartenere fino in fondo alla nostra vita.
Disobbedire dunque, a ciò che crediamo sia doveroso e giusto perché ci siamo cresciute dentro, disobbedire a chi ci ha fatto credere che avremmo dovuto vivere e amare solo in un certo unico modo, fatto di rinuncia e sacrificio, o fatto così e colà, ma che sentiamo che ci sta un po’ stretto e da qualche parte urla…
Disobbedire a chi ci dice che dobbiamo seguire il dovere e null’altro, e metterci al secondo posto.
Disobbedire a noi stesse, a quelle parti di noi che ci tengono ferme, incollate, chiuse e accondiscendenti.
Disobbedire a quei pesi che ci tengono legate a relazioni prosciuganti e infelici.
Obbedire alla leggerezza e al godimento, al cuore lieve e felice di aprirsi.
Disobbedire alle catene, obbedire all’aria che entra, al fuoco della pancia che si emoziona, alla terra che pulsa sotto i piedi nel nostro andare, all’acqua che fluisce e di cui tu fai parte.
Disobbedire a tutto ciò che ti sta stretto, che non ti fa respirare, a quelle idee che ti stai portando dietro da così tanto tempo che ormai sono un po’ ammuffite e stanche, al tuo cuore un po’ triste e alle giornate sempre uguali, a quel copione che hai deciso di vestire e nutrire ogni giorno.
Disobbedire a chi ti dice come essere, pensare, apparire. A chi ti dice che così non vai bene, che non puoi sentire così, che devi sentire diversamente.
Disobbedire a quell’immagine di te perfetta che stai inseguendo ogni giorno e che paghi a caro prezzo.
Obbedire a chi sei. Profondamente e liberamente. O neanche quello, visto che sei una donna libera.
Sposarti fino in fondo.
Incuriosisciti di te stessa. Disobbedisci ad una piccola cosa, oggi. Inizia a fare conoscenza di te.
Sperimentati. Osati.
Gioca e prova a vedere chi sei e diventi nel momento in cui inizi a farlo: disobbedire. Che emozione è?
Come una ventata sferzante di aria fresca che di colpo ti dà una sberla e ti sveglia…
Come quel calore che hai cercato di raffreddare e che di colpo ti scalda dal basso…
Come entrare nell’acqua fredda d’inverno e ridere di frizzante…
Come rotolarti nella terra finché c’è spazio…
Quale piccolo pensiero disobbediente puoi lasciar entrare oggi in te, che non avevi mai osato pensare?
Un abbraccio
Roberta