La vita è più ampia, la tua vita è più ampia.
Delle mascherine, del distanziamento, di quella parola storta che ti è stata appena detta, dello stress di oggi, di quell’ennesima frase fastidiosa che ti viene ripetuta ogni volta, di quel no che hai ricevuto, di quel no che non hai saputo dire, di quell’amore che non vuole proprio andare per come vorresti tu, del lavoro dove ti senti in gabbia.
La Vita è più ampia e la tua vita lo è già, se sposti lo sguardo e ti metti da un’altra parte di te a guardarla.
Se lasci andare, con amore per te, quelle convinzioni che ti tieni stretta: che tutto debba andare per come ti dici che deve. E se non va, ci resti attaccata.
Se lasci andare quello stringere forte tra le mani il “se non va così allora non va bene”, “se non vado così allora non può accadere nulla di buono”.
(Non sto dicendo che i tuoi sentimenti non contino, ma anche quelli a volte puoi metterli per un po’ da parte e tirare il fiato).
Hai mai provato a camminare su una strada diversa?
Mettere su una strada tutto quello che non va e fare un salto per un po’ nell’altra strada, quella a fianco che non guardi ma che c’è. Provi a girare la testa?
Invece di continuare determinata e ostinata a voler ottenere solo quello e null’altro?
Lascia andare… che le cose prendano il loro corso naturale…
Se non mi dice questo, allora non è innamorato di me, se non fa questo allora vuol dire che non ho speranze, mi ha detto che… allora hai visto, siamo alle solite, io non… Mi ritorna sempre lo stesso pensiero, io non so come fare ad essere felice, ogni volta che mi innamoro va sempre così, non so come fare a cambiare lavoro, mi sento che non ricevo nulla, non mi sento riconosciuta, sembra sempre che io sbagli tutto, mai una volta che mi si riconosca una cosa fatta bene. Mi ritrovo sempre con un pugno di mosche tra le mani. Mi sento alla fine sempre sola. Vengo sempre abbandonata. …
Adesso come faccio a vivere se ci sono le mascherine, adesso come farò a lavorare in questa situazione così difficile? Mi stanno togliendo la libertà… Già facevo così tanta fatica prima…
Tendiamo continuamente a rimanere “fissate”. Come se avessimo sposato i nostri problemi, li chiudiamo lì, ce li portiamo sempre dietro, non facciamo entrare aria nuova. Sembra quasi che abbiamo paura di dimenticarcene se facciamo dell’altro, se ci diamo il permesso di vivere, senza pensarci per un po’. Come se fossimo le loro madri, che non possono mai abbandonare il loro bambino. Lo stra-nutriamo.
Incollate al problema, all’ostacolo, al fastidio, al dubbio, e guardiamo lì, concentrando tutte le energie su quello.
Così ti stanchi all’infinito, il cervello diventa asfittico, non respiri se non in apnea e non risolvi. Aumenti la carica e il peso del problema, della sofferenza, del dramma, del dispiacere e rimani ferma come bloccata.
“Un passo avanti” parte dall’ampliare lo sguardo, perché la vita è più grande, tu sei più grande, la tua vita interiore è più grande.
Nel momento in cui “metti in pausa” e ti dai questo permesso, di “tradire” ( con tutto quello che stai provando) quel torto, quel problema, la resistenza, la difficoltà, e di guardare altrove, oltre, da un’altra parte…
crei quell’alchimia per cui metti al giusto posto. E la ruota inizia a girare meglio. Come se un ingranaggio si sbloccasse.
Metti te stessa al posto giuto prima di tutto. Emergono tutte le altre parti di cui sei fatta interiormente.
E ti rimetti al centro. Sposti il baricentro, dal problema a te.
Credo che una delle difficoltà principali sia proprio questa: la difficoltà a lasciar andare la presa. A fare uno spostamento interiore.
Spesso ci teniamo strette strette le nostre paure, i problemi, le difficoltà.
Nel momento in cui ti sposti (ed è un vero e proprio spostamento fisico che diventa interiore) tutto cambia.
Fai questo esperimento: esci di casa e cerca un posto alto nel luogo dove vivi dal quale guardare.
Vai in alto e guarda dall’alto.
Oppure, ancora, esercizio potente di coaching (semplicissimo, ma potentissimo: provare per credere): scrivi su un foglio quello che ti affligge.
“Non so come fare a far sì che non si ripetano sempre gli stessi schemi: lo stesso tipo di uomo, un lavoro dove non mi sento viva, amicizie che mi deludono, mi sento non amata…”.
Trova la tua.
Ora prendi quel foglio e mettilo appeso e guardalo.
Adesso riprendilo e mettilo per terra e guardalo da lontano.
Ancora spostalo e mettilo in un altro posto.
Fallo volare. Mettici i piedi dentro. Spostalo di due metri.
Nascondilo per un po’ e poi torna a guardarlo.
Mettilo via e esci di casa a farti un giro in luogo in alto.
Esercitati interiormente a guardare le cose che vedi come se fossi un’aquila…
Se vuoi osare ancora di più, puoi aggiungere un punto interrogativo alla tua affermazione pesante.
Cambia qualcosa?
Prova a lasciarlo per un po’ e a riguardarlo ogni tanto.
E poi, se vuoi, scrivimi dopo aver fatto questi esperimenti. Se qualcosa dentro di te è mutato, quali le sensazioni e i pensieri.
La vita è più ampia se ti allei con lei e le permetti di mostrartelo. Tu sei più ampia e da questa ampiezza puoi creare il tuo futuro degno di te.
Se metti di lato quel problema e lo consegni alla vita.
La vita è un ampio respiro dentro al quale anche tu puoi stare.
Più ampia, tutto si trasforma, e può mutare, quando ti consegni alla fiducia, quella fiducia che vive in te connessa con lei.
Respira profondo, apri i pugni, benedici, consegna con amore per te, rilassa le mani.
Un abbraccio
Roberta