Le catene invisibili – il potere dell’assenza

 

“Fino a quando non avrai reso conscio l’inconscio, quest’ultimo dirigerà la tua vita e tu lo chiamerai destino” (C.G.Jung)

Se siamo consapevoli di alcune catene visibili che ci tengono legati e appesantiscono, ci sono invece tutte quelle “cose” che non vediamo direttamente ma che stanno dietro…sullo sfondo della nostra vita e che ci condizionano.

Perché quell’atteggiamento un po’ aggressivo della tua compagna ti fa così irritare?
Perché per te è così importante la puntualità?
Perché non sopporti il disordine?
Perché non riesci proprio a reagire quando ti senti aggredito?
Perché permetti all’altro di farti sentire in colpa?
Perché reagisci con ansia se non ti si risponde subito ad un tuo WA?

Piccole e grandi reazioni e delusioni. Piccole e grandi invasioni del tuo spazio. Salti indebiti nel tuo confine. Sfasamenti di equilibri.

Tante le manifestazioni nella vita concreta di tutto quello che ci portiamo dietro, dentro, appresso, che abbiamo respirato e vissuto nella nostra storia…
Non siamo mai solo noi nel qui e ora. Siamo anche tutte le ore vissute e le relazioni avute.

Ma “l’assenza” spesso non la vediamo. Eppure essa è potente. Ci guida e ci porta a reagire, acquattata spesso sullo sfondo, un po’ sfuocata, un po’ silente, e finchè non la guardiamo, non ci molla e ci guida.
Come un’ombra fedele e sottile, non ci lascia mai soli finchè non abbiamo il coraggio di voltarci e di guardarla in faccia, prenderla in mano, lasciarla parlare. Anche lei ha diritto di essere vista.

Hai mai avuto una reazione sproporzionata?
Un tuo amico si dimentica una cosa importante per te e tu inizi a pensare “ecco, hai visto è la solita storia…nessuno si ricorda di me…non sono abbastanza importante”.
Ti sei mai chiesto da chi avresti voluto veramente essere visto e ricordato?

Ribellarsi è anche questo: iniziare a vedere chi o che cosa sta sullo sfondo dei nostri comportamenti e delle nostre sofferenze. Ribellarsi all’assenza, perché possa diventare presenza.
Significa spostarti, guardare dietro di te er scoprire che esiste un altro punto di vista, che può portarti sulla strada della consapevolezza e di conseguenza della leggerezzaLe le

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