Lo so, sono la solita che si ribella e stravolge anche questo.
Ma questa sono io, è la mia energia.
Seguimi adesso, così comprendi.
Parlo in parte alla brava bambina che vive in te, che nell’adulta che sei oggi, le sta dicendo che per l’anno nuovo deve migliorare delle cose di sé.
Deve fare dei propositi, che a livello puramente materiale possono suonare come: diminuisco le sigarette, o smetto di fumare del tutto; mi metto finalmente a dieta, e sul piano del sentire e dell’anima: la smetto di dire sempre di no o di sì, divento più amorevole con me stessa, imparo ad amarmi, divento più egoista… e così via.
No, non fare quei famosi buoni propositi per il nuovo anno iniziato. Intanto sai già che non li manterrai.
Perchè?
Perché arrivano dall’esterno, da quella te che appartiene agli altri, che cerca di compiacere.
Arrivano dalla tua mente che ragiona in termini di devo, dovrei, quella stessa mente che ti riempie di doveri e di apparenza forzata. Da domani cambio colori dei vestiti, da domani scelgo me stessa!
Fosse così facile…
Non ci sarebbe neanche gusto, cosa ne pensi?
Lascia perdere i buoni propositi, allora.
Anzi, se li hai appena scritti, rileggili, e buttali via.
Si, hai letto bene.
Dopo che li hai buttati via, vai a fare una passeggiata, esci, rifai esattamente quello che fai di solito. Continua a dire di si o no, come sei abituata a fare.
Continua a mangiare come prima. O a vivere relazioni scontente, ad andare a quel lavoro che non ami.
Ma con un’accortezza.
Accorgiti.
Fermati ogni volta.
E chiediti: lo voglio veramente? Mi appartiene? Quale parte di me sto non ascoltando?
Allenati con questo esercizio.
Vedrai che i tuoi propositi prenderanno forma da soli.
Anzi diventeranno realtà in poco tempo, quasi senza che tu te ne accorga, perché non avrai messo il cappello del devo della mente e dello sforzo, ma si sarà manifestato da solo il TUO proposito per questo nuovo ciclo appena iniziato. Quello del cuore e della tua anima, ciò che è essenziale per te oggi, quello che ti serve veramente.
Non perché lo dicono gli altri o quella brava bambina che vive in te, ma la tua donna del futuro che a gran passo sta camminando verso di te per raggiungerti.
Arriverà così anche da quel tempo non tempo dove già tu sei realizzata, quella PAROLA dell’anno che sarà guida e via per i prossimi mesi.
La mia è sempre più chiara e forte: LIBERTA’ del mio femminile autentico. Una parola che mi sta guidando da qualche anno e che mese dopo mese mi sta plasmando sempre di più.
Ti va di condividere con me la tua?
Un abbraccio
Roberta