Il cammino di risveglio e rinascita di una donna attraversa diverse fasi e non segue un percorso lineare per tutte. Ma ha tratti simili e simili insight, improvvisi e benedetti.
Quando inizia a respirare in te quel sussurro, quel barlume, quello sguardo interiore che, scostando le vesti e i veli, appare chiaro.
Può iniziare da un amore finito, o che comprendi essere ad un punto di non ritorno, da un non ne posso più ripetuto più volte che alla fine esonda.
Da giornate sempre tristi e bellicose, umore grigio che non passa.
Puoi svegliarti una mattina e vedere tutto da un differente punto di vista. Intuisci che può esserci altro e finalmente lo vuoi anche per te.
“Grazia” quando accade. Dopo interminabili giornate a reggere e sopportare, e portare pesi e silenzi, accade finalmente quella magia. Interminabili giornate e mesi spesi nel chiedere attenzione, nel ripetere schemi vecchi e stanchi, nel cercare affannoso di incastrarti negli schemi degli altri, perché ti hanno fatto nascere nella consapevolezza che questa fosse inevitabilmente La Vita.
L’inquietudine non passa, la tensione che senti dentro, la luce negli occhi spenta, l’incertezza che avanza.
Ma tu ti sei sempre chiesta come fosse possibile una vita così faticosa, solitaria, affannosa e mortificante. E nelle tue profondità la vita vera scalciava.
Inizi a comprendere che così non puoi più muovere i passi, che non vale perdere il fiato, che esiste un altrove dove vivono gioia e leggerezza, scelte e aperture. Non hai ancora avuto accesso a quella terra, so che la vedi lontana, ma adesso timidamente si affaccia una flebile speranza: di poterla raggiungere anche tu, anche solo di immaginarla.
E le giornate del passato, all’improvviso, diventano quasi sconosciute, un mistero che lentamente inizia a diventare estraneo, perché tu vuoi cambiare, vuoi dare un calcio a tutto quel dolore, a quella sottile insofferenza, alla sensazione di non aver ancora trovato casa. All’esserti accontentata. E fatta andare bene
Il risveglio è già iniziato. Nel momento in cui scegli di dare ascolto anche a quella parte di te, spesso ignorata, che ora non puoi più non ascoltare. Lasciati guidare, piano piano, da quella voce che ti chiede un’altra vita, anche se l’altra piange e ha paura.
Dall’altra parte ti aspetta quella vita che ti sta aspettando.
Sarà dura, a volte durissima, a volte un po’ meno. E poi ancora meno, e ancora. Ma ne varrà la pena. Inizia.
Un abbraccio
Roberta
Una risposta
A leggere le tue parole mi salgono agli occhi le lacrime…sembrano scritte per me…per me che se penso anche solo che sembra che la vita non ha più niente da darmi a parte restare brava e zitta ad aspettare che l’ultimo tempo passi…sperando di non soffrire troppo…ma leggendo le tue parole sento quella voce sussurrare dentro che ho ancora una piccola speranza..