Siamo state bambine wild, forse.

Sono stata una brava bambina.

Con guizzi di ribellione qui e là, solare ed entusiasta: ad un certo punto dicono che mi sia chiusa, chissà perché.

Giocavo ed ero brava, punto. Timida da un certo punto in poi, mi nascondevo spesso, dietro il bidet in bagno, dietro le poltrone. Volevo vedere se qualcuno sarebbe venuto a cercarmi.

Non ho molti ricordi di me bambina.
Alcuni sprazzi di giochi, di attese e dolcezze. Testardaggini, incredulità.

Adoravo mia nonna: lei, la mia madre buona.
Giocavo spesso a dire messa, già Sacerdotessa, controcorrente e leader, da piccola 😉

Sono cresciuta in fretta, come so tante di noi.
Credevo che i doni li portasse Gesù bambino, una volta sono caduta lunga dentro un tombino.

A 4 anni feci una scenata pazzesca (così narrano) perché volevo uscire da sola la sera.
Chissà che c’era di male poi, me lo chiedo ancora adesso.

Mia madre mi tagliava sempre i capelli corti e tutti, fin dal passeggino, mi scambiavano per un maschio.

A 8 anni mi sono ustionata gravemente perché la tazza della colazione non era quella mia, speciale.
Ricordo l’ospedale: le zollette di zucchero, gli scarafaggi, tutti che guardavano le mie ustioni sul sedere (quanto fastidio quegli sguardi!), le lacrime di mio padre.

Sì, forse sì sono stata un po’ ribelle, sicuramente testarda.

Io, bambina, io preadolescente.

Porto come me un’immagine di quei tempi, un’immagine dentro di me, di brava, troppo brava, di silenziata e tenuta nascosta.
Buona, troppo buona e smarrita davanti al mondo adulto che mi pilotava e diceva cosa fosse buono o cattivo provare, desiderare, fare e non fare.
Non è vero è una delle frasi che più mi porto dentro.

So che ci sono dentro di me, ancora, come per tutte.

Le bambine che siamo state, ribelli forse. Spaventate, spavalde, piene di domande e di insicurezze, come di sorrisi smorzati.

So che lei c’è ancora e che spessissimo tenta ancora oggi di parlare, cerca di lenire quei bisogni stroncati. C’è anche la tua.

Lei è lì, spesso, dimenticata, ma ti parla sempre, sottovoce, intimidita, anche se è stata ribelle, anche se non ha mai detto nulla, persino se è stata la privilegiata delle altre sorelle, persino se ha ricevuto più attenzioni, o quando invece ha cercato in ogni modo di compiacere, di non sbagliare, di non disturbare troppo.

Quanto del tuo sentire di oggi ha radici lì?
Tantissimo, più di quanto tu te ne possa rendere conto.
Abbiamo da andarla a ritrovare, per ascoltarla e amarla.
L’abbiamo congelata, perchè essere adulte significava diventare guerriere che non cedono.

Che bambina sei stata tu? Come ti sei cresciuta?

Un webinar speciale, quello di dicembre, in questo tempo di attesa e discesa: giovedì 9 dicembre alle 20.30 su Zoom: Siamo state bambine Wild, forse.
Anche questo è andare alle ORIGINI e ho deciso di dedicare un tempo speciale e tutto nuovo a questo tema.

Un webinar in diretta con me, dove con visualizzazioni, corpo, alcune domande wild ti guido a ritrovarla, a darle oggi ciò che non ha potuto ricevere allora, a guarirla.

Ci vediamo il 9 dicembre alle ore 20.30 su Zoom.
Il costo del seminario è di euro 25.
Il denaro è energia e valore che ti dai.
Quanta energia puoi mettere per te oggi?

Siamo state bambine Wild, forse.
Scrivimi per partecipare a info@robertabailo.com

Un abbraccio
Roberta

 

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