Quanto ti autocensuri?
Quanto segui la vergogna… in concreto, nelle relazioni. Quanta paura coltivi da anni?
Ti sei mai detta “è bello, molto bello, stare con me.”
Quanta lotta per non essere e per non farti vedere. Che stanchezza.
Quanta lotta per non ascoltare quel vedere che vedi. Che fatica.
Quanta lotta per non lasciar andare… Che mani tese e affaticate, che cuore strizzato, che pancia tesa, che respiro corto, che sguardo perso, che muscoli contratti.
Sì mi focalizzo su questo. Credo che spendiamo talmente tanta energia per NON, che se la dirigessimo al contrario, per… e basta, saremmo tutte sulla luna o al centro della terra. E sicuramente vivremmo meglio, molto meglio.
Ne ho già scritto molte volte, ma oggi è proprio lì che ti voglio condurre, in vista di questo settembre che sta ricominciando per te, per dove sei oggi e per dove vuoi andare o stai andando. Perchè siamo nel cambiamento e la donna che sei lo sente. Lo dice l’energia esterna, le trasformazioni che si sentono e avvertono.
E gli ostacoli si palesano e tanti, e le ansie e le incertezze e la fragilità.
A questo sto pensando mentre sto preparando i nuovi percorsi per questi due mesi. A come aiutarti a lasciar fluire e andare gli ostacoli che una donna incontra nel suo cammino. Ostacoli belli concreti, reali, relazioni difficili, mondo esterno difficile e faticoso.
L’invito è a contattare la tua anima. Mutevole, sensibilissima, vibrante e potente. Tutto lì, e sai che c’è molto molto di più.
Quante volte l’hai nascosta per bene, mistificata, per non essere rifiuta e abbandonata: respinta.
Ma ne è valsa la pena?
Credo che ci siamo nascoste spesso per non vedere la verità e la realtà. O meglio perchè la nostra parte wild lo sapeva, la nostra anima lo sapeva, ma avevamo paura, perché quello l’unico mondo che credevamo ci fosse stato concesso, una piccola fettina, quando invece possiamo camminare nell’universo intero. Ma si può vivere meglio.
Quando scopri che hai guardato la tua realtà con gli occhi degli altri, delle loro piccole fette, e non con quella tua connessione profonda con il sentire, con la sorgente wild che è bellezza e saggezza.
E quanta energia per non rispondere, per non dire il tuo cuore, per non osare.
Sana protezione sì, ma quanto non vivere…
Ce lo ripetiamo tantissime volte e poi giunge il blocco, eccolo lì.
Come un respiro trattenuto, come un pensiero ossessivo che si sostituisce ad un sentire che non vogliamo accogliere, come un domani farò, adesso mi rintano ancora un po’.
Come un nodo in gola che ci trasciniamo per giorni, come fantasie su come sarebbe se, che non verifichiamo mai con la realtà.
Abbiamo paura certo del rifiuto, che ci paralizza. Scegliamo una mezza realtà, piuttosto che limpidezza di intenti e di rifiuti.
So che la paura è potente. So che c’è complessità dentro di te. So che ti porti dentro tante storie, tanti tentativi abbozzati, tanti dubbi e conflitti interiori.
Eppure sarebbe così semplice…
Dire sì/no. Dire: ti voglio vedere, mi piaci, sto bene con te, ho paura di, mi manchi, ho bisogno di questo, questo è ciò che amo, questo il mio sogno, questo non lo voglio più, ti vedo, quando sono con te mi sento, vorrei tanto che tu.
Vivere è semplice, alla fine.
Ce lo complichiamo tanto e non smettiamo tanto facilmente di farlo.
Anche qui parte di fascino, parte di lasciar andare.
Una domanda: tu da che parte vuoi stare?
La tua donna wild che cosa ti consiglia? 😉
Un abbraccio
Roberta