Abbiamo paura della nostra donna selvaggia perché lei vede, lei sa, lei intuisce dove siamo costrette e non vive.
Lei è la nostra guida e la nostra saggezza.
Diciamocelo chiaro: noi sappiamo. Lì vive la donna selvaggia che siamo.
Sappiamo bene dove ci stiamo facendo schiacciare, dove non siamo veramente noi stesse e dove dovremmo tagliare, ordinare, lasciar uscire i nostri si e i nostri no, dove c’è da proteggere, da mandare a quel paese
La donna selvaggia è la forza che se toccata e se attingiamo a lei, può aiutarrci nel cammino spesso doloroso e arduo di amore per noi stesse.
Perché di questo si tratta.
È lei che ci può guidare nel percorrere quelle strade sicure e vivificanti.
Ci fa paura perché ci connette alla nostra verità.
E scegliere di seguire la verità che ci abita e scalpita per essere ascoltata implica coraggio e scelta.
Sappiamo che non saranno tutte rose e fiori, a volte.
Ma sappiamo che in lei possiamo trovare ragioni e conforto.
Non abbiamo bisogno che qualcuno ci dica che cosa dobbiamo fare o dire, forse solo una guida esterna talvolta che ci conduca a ricontattarla. Una guida femminile che anch’essa sa e conosce i misteri e le forze contrarie, le necessarie guarigioni, le fatiche e le lotte.
Il femminile può allearsi con il femminile.
Se sei interessata, scopri il mio percorso “La donna selvaggia si riprende il suo posto – Nuovo Inizio” che inizia martedì 14 luglio.